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Il peso delle parole/ Words matter

(English version below)

Sono una laureanda in Servizio Sociale e sin dal primo anno i docenti hanno spiegato come dover essere chiari e semplici nella stesura di una relazione per trasmettere informazioni utili in merito alla relazione di aiuto, oppure per quanto riguarda i fini organizzativi. In particolare, durante una lezione, si parlava dell'importanza che si deve dare alle parole e quindi al loro uso, dato che hanno un potere. Non solo perché oltre a descrivere e comunicare con gli altri, esse fanno parte del nostro linguaggio e del nostro modo di percepire la realtà, ma esse sono condizionate anche da pregiudizi e stereotipi. Quanto riusciamo a capire che quello che scriviamo, pensiamo, esprimiamo è "nostro" oppure dovuto da un'influenza esterna?


Quanto, nella stesura di una relazione, riusciamo ad essere oggettivi, descrivendo realmente con le parole giuste ciò che vediamo? Quando si tratta di violenza come la descriviamo veramente? Solo dopo diverse letture per la tesi, ho potuto capire meglio questo tipo di discorso e dare (almeno in parte) delle risposte a queste domande. Mi vorrei soprattutto soffermare su quanto gli operatori sociali attivino l'occultamento terminologico nella descrizione della violenza, questo perché, molte volte erroneamente, si utilizza il termine conflitto.


In realtà vi è una grande differenza; l’Associazione Nazionale D.i.Re “Donne in Rete contro la violenza”, nelle linee guida per l'intervento e la costruzione di rete tra i servizi sociali municipali e i Centri Antiviolenza (CAV), hanno ben descritto la distinzione tra le due:

- Conflitto: "E' un aspetto inevitabile delle relazioni umane che può presentarsi secondo diverse modalità. Nel conflitto ciascun partner ha la possibilità di svolgere un proprio ruolo; cioè le parti sono coinvolte allo stesso livello".

- Violenza: "Nella violenza c’è chi agisce il predominio, il controllo sulla vittima che viene degradata con il fine ultimo di annientarla". Quello che permette di distinguere la violenza intima da una semplice discussione è in particolare l’asimmetria del potere nella relazione.

In un conflitto di coppia l’identità di ciascuno è preservata, l’altro viene rispettato in quanto Persona mentre questo non avviene quando lo scopo è dominare o annichilire l’altro (Hirigoyen, 2005). Nelle coppie caratterizzate da violenza nei legami intimi vi è l’impossibilità a dialogare e comunicare.


E' importante capire questa distinzione per dare il giusto peso alle parole, per descrivere il fenomeno della violenza per quello che è, perché fa parte della nostra realtà ma è ancora celato da un velo...e fino a quando tutti quanti non rifletteranno, non useranno questo tipo di linguaggio con le giuste informazioni, sarà più difficile apportare un reale e profondo cambiamento.


Testo a cura di Sofia Naska




(ENGLISH version)


I am graduating in Social Service and since the first year, the professors have explained how to be clear and simple in drafting a report to transmit useful information about the help relationship, or regarding organizational purposes. In particular, during a lecture, the importance that must be given to words and therefore to their use had been addressed; this, because words have a power. Not only because in addition to describing and communicating with others, they are part of our language and of our way of perceiving reality, but also because they are also influenced by prejudices and stereotypes. To what extent do we understand that what we are writing, thinking, expressing is “ours” or due to external influence?


To what extent can we be objective in drafting a report, really describing what we see with the correct words? For example, when it comes to violence as we really describe it. Only after several readings for the thesis, I could better understand this type of topic and give (at least in part) answers to these questions. Above all, I would like to underline how much social workers “hide” the word “violence”, because many times the word “conflict” is mistakenly used as synonymous.


In reality there is a big difference, as the Italian Association D.i.Re “Women in network against the violence” stressed out in the guidelines for the intervention and the building of networks between the social services of the municipalities and the anti-violence centers, by defining the terms:

- Conflict: "It is an inevitable aspect of human relations that can present itself in different ways. In conflict, each partner has the possibility to play his or her own role; in conflict, that is, the parties are involved at the same level".

- Violence: "In violence there are those who act dominance, control over the victim which is degraded with the ultimate aim of annihilating it". What makes it possible to distinguish intimate violence from a simple argument is particularly the asymmetry in the relationship.

In a couple conflict, the identity of each the parties is preserved; the Other is respected as a person while this does not happen when the aim is to dominate or annihilate the other individual (Hirigoyen, 2005).In intimate violence there is the impossibility to dialogue and communicate.


It is important to understand this distinction to give the right weight to words, to describe the phenomenon as it is, because it is part of our reality but is still hidden by a veil...and it will be more challenging to make a structural change until everybody reflects and use the correct terminology.


Translation by Chiara Silvestri

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