Raccolta di riflessioni sull'affossamento del DDL Zan. (pt.2)
Ci ha molto colpit* vedere un disegno di legge fondamentale venire fermato in Senato, e ancora di più ci ha lasciato sgoment* vedere Senator* esultare, abbracciarsi, festeggiare come se avessero vinto una guerra.
Ne abbiamo parlato tra di noi e abbiamo deciso di raccogliere le nostre impressioni, riflessioni e i nostri sentimenti.
Ve li presentiamo qua, così come ci sono venuti, sperando di condividere con voi la nostra rabbia e la nostra voglia di andare avanti e di cambiare la società!
NOI NON CI FERMIAMO!
"Ammetto che quando ho saputo dell’ affossamento del DDL ZAN in Senato non ero stupita; nemmeno nel vedere quelle immagini di senator* che esultavano per non aver approvato una legge contro l’odio per le minoranze. Sarà che a certe immagini siamo abituat*.
Ma la cosa che invece mi ha colpita e ricorderò di quella giornata: è vedere la rabbia, la tristezza, lo sconcerto delle persone che fanno parte di Beyond, che toccat* o meno da vicino, riuscivano comunque a trovare la forza e la voglia di far sentire la loro voce, come poi vedere lo stesso moto di protesta nelle persone scese nelle piazze italiane. Questo mi ha commossa e fatto capire che come dice Silente: “Momenti bui e difficili ci attendono. Presto dovremo affrontare la scelta fra ciò che è giusto e ciò che è facile.” E noi di Beyond, come le persone scese in piazza, abbiamo già fatto la nostra scelta."
Eleonora
"Alla mia cara, ma troppo vecchia e ignorante Italia.
Italia, “Bel Paese”, dove i giovani di tutto il mondo vengono a spassarsela,
ma non rimangono.
Il bel paese, dove i giovani italiani mettono tutto dentro una valigia e scappano altrove.
E anche io ci sto pensando.
Il 27 Ottobre è stato bloccato il DDL Zan, e con questo è stata sbarrata la strada ai diritti civili in Italia. La prima cosa che ho pensato è stato “Dai, ma non sarà vero” e invece no. Dopo di che ho provato un mix di emozioni che oscillavano tra lo schifo e la rabbia. Sì, sono schifata da chi ci dovrebbe rappresentare e da tutti quelli che insieme ai “senatori” commentavano notizie con frasi che nemmeno sotto la più potente droga riuscirei a riscrivere qui. L’affossamento del Ddl Zan è stato un colpo basso. Ad oggi provo vergogna. Vergogna di vivere in un paese come l’Italia, di essere rappresentata da certe persone, ma soprattutto vergogna di dover convivere con persone che potrebbero ucciderti ed umiliarti tranquillamente o massacrare di botte un familiare, un amic* o proprio a me. Per quanto riguarda la rabbia quella l’ho provata perché dal 27 ottobre 2021 è giusto che ci sfottano come paese, perché l’Italia non è nemmeno tornata al Medioevo, ma parliamo di un paese rappresentato da gente esaltata appartenente ad una cultura incoerente e priva di senso logico-scientifico, ma soprattutto priva di ricordi risalenti a non pochi decenni fa della storia italiana e mondiale (non entro nel merito politico, perché sennò fonderei il pc). Vorrei continuare, vorrei che anche voi poteste provare le emozioni che ho provato quel giorno, vorrei che anche voi poteste capire cosa significa fumare una sigaretta guardando il cielo sperando di risvegliarmi all’indomani in un paese migliore, in un paese riconosciuto come “avanti”, vorrei che dell’Italia si dicesse “Che paese meraviglioso, cavolo magari poterci vivere”, ma niente, rimarrà solo un desiderio che mi auguro un giorno possa sentire qualcun* che io conosco, ma ho seri dubbi. Riassumerei tutto dicendo che ancora oggi mi sento SCHIFATA, SFIDUCIATA, DISPIACIUTA E TIMOROSA DI POTER VIVERE TRANQUILLA, GIRARE TRANQUILLA E FARE IL CAZZO CHE MI PARE TRANQUILLA.
In bocca al lupo Cara Italia
Con affetto"
Alessandra de Candia <3
"Quando ho appreso la notizia dai social inizialmente non ci ho dato troppo peso poi, informandomi e guardando diversi video, la mia rabbia e vergogna di essere italiana cresceva sempre di più. Ma dopo la discussione sull'argomento durante la riunione con gli altri membri di Beyond mi sono sentita potente ed ancora più decisa ad alzarmi in piedi e far sentire la mia voce per i diritti di tutt*. Non ci fermiamo fino a quando otterremo ciò che ci spetta!"
Veronica
Marianna
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