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Diventare genitori nell'Italia del 2021: una riflessione sul congedo parentale

Testo di Flavia Baldinucci


Qualche giorno fa stavo navigando in rete senza una meta precisa, quando una notizia, sarà per deformazione professionale (faccio l’ESG Analyst e se siete curiosi ma non sapete cos’è, Internet vi assisterà!), cattura la mia attenzione. Scopro che in Spagna, dal 1° Gennaio 2021, congedo di paternità e di maternità sono uguali: 16 settimane pagate al 100% e non trasferibili, cioè non cedibili all’altro genitore qualora il titolare non ne usufruisca. Sì perché, mentre le prime 6 settimane sono obbligatorie, le successive 10 sono volontarie. Non scendo troppo nei dettagli, ma vi lascio nelle note qualche fonte.


Insomma, sono contenta di aver letto una bella notizia: diritti e doveri, in questo caso in ambito familiare, vengono tradotti in condizioni paritarie per uomini e donne. In Spagna.


E in Italia come siamo messi? Al 2021 siamo a 10 giorni di congedo interamente retribuiti per i papà (con lavoro dipendente), contro 20 settimane di congedo maternità. Ossia ci siamo limitati, almeno per ora, a ottemperare agli standard minimi richiesti dall’Unione Europea, il che dà proprio l’idea di una "scelta spontanea e condivisa" (?). Che amarezza.


Mi chiedo quando riusciremo ad andare oltre la mera conformità (mi verrebbe da scrivere compliance, mannaggia agli inglesismi) e innovare, anche perché di esempi da cui prendere spunto ce ne sono. Per esempio, dalla cabina di regia mi dicono che in Svezia ogni genitore ha diritto a un congedo parentale retribuito fino a 240 giorni, di cui 90 non trasferibili. Mi viene da dire: niente di nuovo sul fronte occidentale.


La strada sembra ancora lunga per garantire che la scelta di avere una famiglia non abbia effetti penalizzanti, e in più che questi non siano disomogenei, a livello professionale, a seconda che il genitore sia uomo o donna.


(Ri)considerare politiche gender-neutral per le famiglie sembra tanto più pressante ora, alla luce delle indagini fatte sui posti di lavoro persi e la difficoltà di conciliare lavoro e didattica a distanza in pandemia. Mi chiedo se cominciare a parlare di congedo parentale tout court, inteso come un congedo obbligatorio e pagato al 100%, in quanto la definizione “congedo parentale” in Italia esiste già, ma con questo termine ci si riferisce al congedo "facoltativo", rivolto ai genitori entro i 12 anni di vita del* figli* e pagato il 30% della retribuzione-...possa aiutare a riconoscere la discriminazione nelle disparità di trattamento.


Vero che parlare di genitore1 e genitore2 è un po’ asettico, ma magari ci serve nell’ottica di equiparare diritti e doveri. Anche perché, mi auspico, la legislazione si aprirà sempre di più a famiglie con due mamme, due papà, genitori trans, … e allora forse parlare di congedo di paternità/maternità diventerà desueto. Chissà… l’importante, credo, rimarrà la traduzione concreta di un diritto in possibilità di scelta.


Il che mi porta a condividere un’ultima riflessione con voi. Il termine “congedo parentale” viene usato già in Italia, ma per indicare il congedo facoltativo, retribuito una percentuale abbastanza esigua (30%) del reddito individuale. Chi ha mezzi finanziari insomma, può permettersi un congedo ulteriore, mentre chi non ha copertura rischia di dover scegliere fra famiglia e lavoro. Aggiungiamo una discriminazione economica a quella di genere. O, detto in altre parole, una motivazione in più per pensare a un congedo di paternità più lungo e/o un congedo facoltativo meglio retribuito, almeno nei casi in cui si debba andare a colmare uno svantaggio economico iniziale.


Misure eque e obiettivo parità, mi sembra fattibile, no?





Fonti

  1. The Vision – 11/01/2021 – https://www.instagram.com/p/CJ6YwgKnXOi/

  2. “Something to celebrate for new fathers in Spain, as paternity leave extended to 16 weeks” – El Pais – 06/01/2021 https://english.elpais.com/spanish_news/2021-01-06/something-to-celebrate-for-new-fathers-in-spain-as-paternity-leave-extended-to-16-weeks.html

  3. Vi rimando al sito dell’INPS in caso vogliate approfondire: https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?itemdir=46863

  4. Direttiva (UE) 2019/1158 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, relativa all'equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza - https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A32019L1158

  5. Schema riassuntivo dei congedi parentali nei vari paesi UE: https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/ATAG/2019/635586/EPRS_ATA(2019)635586_EN.pdf

  6. “Ripartire dalla risorsa donna” – Fondazione Studi Consulenti del Lavoro – Ottobre 2020–http://www.consulentidellavoro.it/files/PDF/2020/AnalisiStatistiche/Ripartire_dalla_risorsa_donna.pdf

  7. “Una mamma su tre pensa di lasciare il lavoro se continua la didattica a distanza” – Agi – 11/08/2020 – https://www.agi.it/cronaca/news/2020-08-11/mamme-lasciano-lavoro-se-continua-didattica-distanza-9391897/




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